Parliamo della possibilità che vuole introdurre il Ministro Giorgetti di trasformare i mutui in essere da tasso variabile a tasso fisso.

La legge 106 del 2011

Tempo fa è stata introdotta una norma, la legge 106 del 2011 art. 8 comma 6, che dava la possibilità a tutti coloro che avevano in essere un mutuo a tasso variabile di trasformarlo in tasso fisso e fino a un anno precedente più o meno all’introduzione della norma stessa. Quindi per tutti quei mutui che erano stati accesi prima del 14 maggio del 2011. Dava la possibilità appunto di trasformare questi mutui a tasso variabile in tasso fisso per cercare di agevolare tutte quelle persone che avevano stipulato precedentemente un mutuo a tasso variabile.

Come funziona la norma proposta dal Ministro Giorgetti

Le regole erano che il mutuo fosse un mutuo non superiore a 150.000 euro, che ora Giorgetti ha portato a euro 200.000, con un ISEE attuale di euro 35.000 massimo e per i mutui acquisto o ristrutturazione dell’abitazione; inoltre, si utilizza l’IRS a 10 anni o l’IRS della durata residua del mutuo, prendendo il minore tra questi due.
Facciamo un esempio: se ci fosse una persona con un mutuo con una durata residua di vent’anni, si prende l’IRS a vent’anni, si prende l’IRS a dieci anni ed il minore tra i due, presumibilmente l’IRS a dieci anni ma non è detto, viene preso come punto di riferimento. A questo viene sommato il guadagno della banca, quindi lo spread che era stato applicato al mutuo tasso variabile.
Quindi lo spread applicato precedentemente al variabile, più il minore per dei due, tra l’IRS a dieci anni e l’IRS della durata residua, formano e formeranno il nuovo tasso d’interesse a tasso fisso che, in base alla normativa (legge 106 del 2011) che era stata introdotta all’epoca, veniva utilizzato per tutta la durata residua del mutuo oppure per un tempo stabilito tra il cliente e l’istituto di credito.
Veniva anche data la possibilità di aumentare di cinque anni la scadenza, fermo restando che non si superassero i 25 anni.

Fondamentale, naturalmente, non essere clienti morosi.

Quindi se qualcuno ha pagato in ritardo una o più rate del proprio mutuo, naturalmente questa possibilità se lo deve scordare.
Se sei stato regolare nel pagamento delle rate e fermo restando che venga introdotta questa “nuova norma”, sicuramente puoi ottenere questo tipo di agevolazione.

Il dubbio è rappresentato dal fatto che la norma introdotta, abbia al suo interno il diritto del cliente a richiedere questa trasformazione da variabile a fisso o la possibilità ad ottenere la trasformazione del tasso, fermo restando che ci siano le condizioni e le caratteristiche. Questo dubbio nasce dal fatto che l’istituto di credito vorrà decidere se concedere o meno questa possibilità, in base al merito creditizio del cliente.

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