L’istituto bancario Crédit Agricole prosegue il suo consolidamento nel mercato bancario italiano e, acquistando il 9,18% di Banco BPM, si conferma come uno degli attori aggreganti maggiormente attivi e decisi. La mossa effettuata dal gruppo francese nella serata di giovedì 7 aprile, ha colto di sorpresa l’istituto di Piazza Meda, anche se da Parigi le dichiarazioni sono volte a presentare l’operazione come un ampliamento dell’oggetto della partnership strategica con la popolare di Milano, senza alcuna finalità ostile.

Le dichiarazioni da Parigi: cosa succederà adesso?

Dalla sede del colosso francese, infatti, è stato diramato un comunicato nel quale si evidenzia che
l’acquisizione della partecipazione “testimonia il forte apprezzamento da parte di Crédit Agricole
per le qualità intrinseche di Banco BPM: una realtà solida con un outlook positivo sul piano
finanziario ed un management team forte, con un comprovato track-record”.
Nella nota si legge anche che l’operazione tende a consolidare “la relazione strategica e di lungo
termine del nostro gruppo con Banco BPM, costituita innanzitutto dalla partnership nel credito
attraverso la joint venture Agos” con l’aggiunta della rassicurazione che non è stata presentata
istanza “per ottenere l’autorizzazione a superare la soglia del 10% nel capitale sociale di BPM”.

Le reazioni da Milano: il titolo BPM vola in borsa

La risposta della banca italiana è stata piuttosto interlocutoria: da un lato si sottolinea come
l’operazione non fosse preventivamente concordata, ma al tempo stesso si esprime soddisfazione
perché “la qualità e l’importanza dell’investitore, nonché l’apprezzamento espresso dallo stesso
per la nostra banca nella nota diramata, rappresenta un chiaro riconoscimento del valore e delle
potenzialità del nostro istituto”.

Gli scenari futuri del risiko bancario

Bisogna ora capire quali saranno le evoluzioni della vicenda: è incontestabile che tramite questa
mossa, Crédit Agricole si pone in una posizione privilegiata nell’ambito del risiko delle banche
italiane, potendo far sentire con forza la propria voce in qualsiasi operazione che possa
coinvolgere il Banco BPM.