L’inflazione continua ad aumentare continuamente da ottobre, novembre del 2021 ed è arrivata al 5,7% a Febbraio del 2022 al 6,7% a Marzo del 2022, anche se non è proprio l’inflazione reale o quella che viene anche chiamata “inflazione di fondo”, perché quella più o meno si attesta intorno all’ 1,6%, però quell’inflazione che noi stiamo vivendo quotidianamente, con aumento dei prezzi, l’aumento dei carburanti ecc è dato proprio dall’ aumento dei costi dell’energia; costi dell’energia, costo delle materie prime e di conseguenza costi nella produzione di qualsiasi prodotto.

Tralasciando il settore alimentare, quello che dobbiamo tenere in considerazione è che nel settore immobiliare ci sarà sicuramente nel 2022 e molto probabilmente anche/all’inizio inizi del 2023, un aumento di quelli che sono i costi di produzione per quanto riguarda le nuove costruzioni.

Quindi chi vuole una nuova costruzione dovrà spendere di più!

Non potendoci arrivare tutti ed essendoci comunque una richiesta di immobili, chi non potrà acquistare il nuovo dovrà riversare la propria richiesta direttamente sull’usato, obbligatoriamente aumentando anche quello che è il valore o prezzo di acquisto dell’usato.
Di conseguenza, la nostra previsione è che, gli immobili aumenteranno un pochino di valore. Di contro rispetto alla crescita degli immobili, abbiamo un l’inflazione maggiore, quindi un costo del denaro che dovrà obbligatoriamente aumentare per poter ridurre l’inflazione.

La conseguenza è l’aumento dei tassi di interesse sia per il variabile che per il fisso, anche se abbiamo visto ultimamente in forma maggiore per quanto riguarda il tasso fisso parametrato all’IRS, rispetto al tasso variabile parametrato all’Euribor.

Questo cosa significa?
Significa che i tassi d’interesse, come già è avvenuto da qualche mese a questa parte, aumentano e continueranno ad aumentare di qualche Basis Point.
Aumentare il tassi interesse significa che chi prima poteva arrivare al 100% del prezzo di acquisto, oggi non arriva più al cento per cento perché non rientra nei parametri necessari della propria richiesta e chi prima arrivava all’80 per cento oggi obbligatoriamente deve arrivare 85-90%.
La conseguenza è che aumenteranno le richieste di mutui al 90% ed al 100%; la grossa fortuna è che grazie al fondo di garanzia, istituito dallo stato e che sarà ancora il vigore, c’è la possibilità di intervenire per tutte queste richieste ed un’altra fortuna, per quanto riguarda gli immobili usati, è data sicuramente dai bonus casa che, pur essendo state ridotte le percentuali rispetto al 2021, comunque continuano ad essere un grande incentivo per quanto riguarda tutti i privati e non solo.

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